Da abitante a regista: un film partecipativo per ricostruire la memoria della costa sud-est di Palermo
Da abitante a regista: un film partecipativo per ricostruire la memoria della costa sud-est di Palermo
Come si produce un film collaborativo? Come si sviluppa un’idea, come si indaga un tema, come si costruisce la linea narrativa?
Quali sono i significati delle inquadrature, dei movimenti di camera, come si accorpa la frammentazione delle scene attraverso il montaggio?
Queste ed altre domande hanno avuto risposta durante i numerosi incontri del Laboratorio di creazione di un film partecipativo guidato dall’artista Irene Coppola e dal regista Ruben Monterosso.
Insieme a un numeroso gruppo formato da giovani registe in erba, tutte donne, Ruben e Irene hanno fornito gli strumenti per indagare la storia e i racconti emotivi di chi ha sempre vissuto e vive tutt’oggi l’insieme di quartieri (Sant’Erasmo, Romagnolo, Brancaccio, Settecannoli, ecc…) che compongono la Costa sud-est di Palermo.
Regista
Artista
La memoria della costa sud-est
Un tratto di mare mozzafiato, in passato una ricchezza per i bagnanti che si recavano a Romagnolo presso gli stabilimenti di Virzì, dei fratelli Petrucci e di Emilio Pirandello, a S. Erasmo e al Sammuzzo presso quelli di Franco Carini, nella via del Borgo, ancora, c’era lo stabilimento dei Fratelli Messina e all’Acquasanta quello dei Tramontana. Oggi quel tratto di costa, non solo ha l’accesso negato, ma continua a presentare il divieto di balneazione a causa del mare inquinato.
Dopo diversi sopralluoghi – dalla Kalsa alla Bandita, da Romagnolo al teatro dell’Acqua dei corsari, per poi soffermarsi al “mammellone”, le aspiranti registe hanno lavorato sia singolarmente, in spazi privati dove hanno potuto girare delle interviste, sia in gruppo, all’interno degli spazi dell’Ecomuseo Mare Memoria Viva dove – sotto l’occhio e la guida degli esperti – hanno lavorato insieme al film partecipativo, che presto vedremo sui nostri schermi!