L’arte di far rivivere la memoria dei quartieri
NarraZone, il Festival di storie dei quartieri ha inaugurato la sua prima edizione con un programma di performance, tutte ad accesso libero e gratuito, in diversi spazi aperti della città,. Appuntamenti che hanno abbracciato la costa palermitana e gli hub aggregativi coinvolti all’interno della grande rete di partenariato di Traiettorie Urbane: a Danisinni abbiamo dato il via al Festival con gli spettacoli “La principessa Danisinni” di Rita Pace con Manlio Messina e Rita Pace; e ancora “Giò Giò tra matematica e farfalle” di e con Vincenzo Tumminello; “Brevi storie d’acqua” di e con Quinzio Quiescenti e “Zèfira” di e con Alberto Nicolino e con musiche originali in scena di Aki Spadaro. Grazie al lavoro di artisti e performer il quartiere ha potuto ricostruire pezzi di memoria collettiva, con le storie di personaggi straordinari e autentici sconosciuti, eventi memorabili e piccoli aneddoti tramandati dagli abitanti dei rioni.
Nel quartiere Sant’Erasmo, giovani naviganti sono saliti su delle piccole imbarcazioni per ascoltare incantati le “Storie del buonvento”: sui velieri, attori e attrici, Chiara Muscato, Gisella Vitrano e Dario Muratore, hanno dato vita a racconti avvincenti, intrecciando storie d’acqua e di terra, tra leggende e tradizioni, e ricucendo le radici profonde che legano la comunità al mare. Storie custodite dal vicino Ecomuseo Mare Memoria Viva , che proprio sul litorale si affaccia e da anni raccoglie la memoria storica culturale e ambientale legata al mare e alle comunità costiere.
Il viaggio emozionante nella memoria collettiva ci ha poi condotto nel doppio appuntamento nei quartieri Noce e Zisa, negli spazi del Centro Diaconale “La Noce” e dell’Averna Spazio Open dei Cantieri Culturali alla Zisa: qui le arti performative sono diventate il ponte magico che collega presente e passato, risvegliando ricordi che hanno forgiato l’anima di questa comunità. Un grande mosaico di voci che hanno saputo intrecciare risate, lacrime, speranze e sogni di generazioni, grazie a Giuseppe Massa e Domenico Ciaramitaro protagonisti di “Miracolo alla Noce”; a Marco Manera per lo spettacolo “Piccole storie che fanno la storia”; ad Antonio Pandolfo e i suo “Quando eravamo nichi”; ad Angela Chiazza per “Lu sularu di Sofia” e ancora una volta Domenico Ciaramitaro per “Vuci ì Quartìeri”.
La magia delle parole ha infine avvolto la Kalsa per l’atto finale di NarraZone: una serata degna di essere trascritta nel libro dei ricordi della comunità, che riunita nel giardino di booq – bibliofficina di quartiere, ha concluso i giorni di festa itinerante con le letture ad alta voce di racconti che hanno fatto riecheggiare le strade e i vicoli di questo pezzo di città e fatto risuonare storie antiche e nuove, attraverso la potenza evocativa delle narrazioni, tra cui “Giufà una ne pensa e cento ne fa” a cura di Gabriele Mercadante, mentre con “Racconti della Kalsa” le parole di Rita Borsellino hanno trovato voce grazie alle letture di Simona Malato e le Frequenze pop-punk mediterranee a cura di DJ Chienge.
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