Un murale in ricordo di Pio La Torre e Rosario Di Salvo
“La memoria non è un mero ricordo, la memoria è azione, ed è azione politica nel senso più nobile del termine, è azione sociale, è pensiero, è futuro”. Così descrive Anna Ponente, direttrice del Centro Diaconale La Noce – Istituto Valdese di Palermo, l’azione coordinata di tanti attori che operano nel sociale, soprattutto nel quartiere Noce, a sostegno della giornata in ricordo di Pio La Torre , segretario Regionale della CGIL e del PCI, e Rosario di Salvo, attivista e collaboratore di La Torre, uccisi dalla mafia il 30 aprile del 1982. È proprio occasione che Traiettorie Urbane ha voluto scoprire l’opera murale del pittore palermitano Igor Scalisi Palminteri che ritrae La Torre e Di Salvo, realizzato su uno dei prospetti del sovrappasso pedonale che consente ai pedoni di attraversare Viale Regione Siciliana, nel Giardino di via Nazario Sauro che, anno dopo anno, sta diventando un vero e proprio mausoleo del ricordo in onore delle vittime di mafia.
“Per me è un orgoglio dipingere questi due volti. Mi sono chiesto perché, ancora una volta – spiega Palminteri – dei cittadini mi hanno chiesto di dipingere le effigi di persone uccise, mi sono risposto che questa terra non è come le altre terre, questo luogo non è come gli altri luoghi. Qui è necessario continuare a ricordare e a tramandare il tesoro che sono state queste persone per noi e per le generazioni future. Il titolo “costruttori di giustizia sociale è proprio ispirato al lavoro di Pio La Torre e Rosario Di Salvo – racconta l’artista – è la giustizia sociale che manca nei luoghi più fragili della mia città e di tutte le periferie del mondo, è la giustizia sociale che dobbiamo rivendicare contro i governi che non sostengono e non garantiscono i diritti di tutte e di tutti”.
L’idea, nata da una rete democratica di cittadini impegnati nel sociale fra i quali Pino Apprendi, Sergio Infuso, Fabio Giambrone, Sonia Spallitta e Giovanna Genco, è stata immediatamente sposata dal Centro Diaconale La Noce – Istituto Valdese che, grazie al progetto Traiettorie Urbane è riuscito a sostenere economicamente la realizzazione dell’opera.
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